5 Febbraio 2018
Partito Comunista Italiano
Federazione di Venezia
Lavoro e Politica...
Lettera agli organi di informazione
Nel collegio di San Donà, i candidati dei maggiori partiti sono l’ex ministro Renato Brunetta di FI e l’ex parlamentare Sara Moretto del PD. Entrambi hanno contribuito a portare violenti attacchi ai danni dei lavoratori! L’uno infatti è il padre della tristemente famosa riforma della pubblica amministrazione e l’altra invece è sostenitrice del jobs act, approvato con il governo Renzi, solo per citare le più aberranti.
Da dipendente pubblico, da infermiere del SSN, posso dire che il Brunetta aveva le idee ben chiare nel processo di smantellamento dei servizi pubblici e non solo contro i cosiddetti “fannulloni”.
È stata scatenata una guerra ideologica contro i “fannulloni”, utile non soltanto a mascherare la compressione del salario e l’aumento dell’intensità dei ritmi e dei carichi di lavoro ma anche ad alimentare l’idea che il privato sia più efficiente.
Il neoliberismo di Brunetta e del PD sono il vero volto del capitalismo e proprio per questo dobbiamo capire l'importanza di concetti e pratiche che tanti vorrebbero spedire in soffitta. Deve esserci una forza politica che tuteli gli interessi dei lavoratori e dei proletari in generale. I proletari sono quella maggioranza che non dispone di rendite o mezzi di produzione e quindi per sopravvivere è costretta a lavorare, a vendere a qualcuno, in cambio di denaro, il proprio tempo, le proprie energie e le proprie capacità. Quelli a cui vendiamo tempo e forze ne vogliono sempre di più, fino a consumarci (quelli che gli economisti chiamano margini di profitto). Solo se sappiamo bene chi siamo, su chi possiamo contare e come possiamo rimettere insieme ciò che la borghesia divide, potremo sperare di non morire di fame e fatica.
Questa crisi e le disastrose conseguenze che riverbera contro il proletariato, dimostrano che l’unica soluzione è la demolizione di questo sistema e la sua sostituzione con una società in cui il lavoro sia definitivamente liberato dalla sottomissione al profitto.
A livello nazionale, il modello concertativo degli anni 90 tra padroni, governo e sindacato e la logica del governo amico o del meno peggio, ha portato alla precarizzazione del lavoro col pacchetto Treu, tagli alla scuola e allo stato sociale; riforma del lavoro e pubblico impiego voluta dal governo D'Alema, con l'uomo di fiducia dentro al ministero del lavoro ovvero M. D'Antona, che di fatto ha sancito l'irrilevanza dello strumento sciopero nel pubblico impiego, in quanto andavano garantiti i cosiddetti “contingenti minimi”. Con le pessime riforme della PA di Brunetta e Madia l’unica priorità è diventata la logica del mercato e per questo hanno votato, trasversalmente, la cancellazione dell’art.18 dello Statuto dei Lavoratori, l’imposizione del Jobs Act, la riforma pensionistica Fornero così da non disturbare troppo i potenti di turno.
Va perciò ricostruita l'unità tra i lavoratori, smascherando le falsità della CAMPAGNA ELETTORALE. Vanno denunciate le ragioni dell'inefficienza nei settori pubblici.
Potere al Popolo nasce per dare rappresentanza a chi sta pagando la crisi e le politiche antipopolari del berlusconismo e del renzismo! Potere al Popolo difende la contrattazione nazionale e collettiva, è per il rifiuto di ogni forma di precarizzazione del rapporto di lavoro pubblico, lotta contro ogni forma di privatizzazione e monetizzazione dei servizi pubblici, vuole la piena occupazione anche con la riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore settimanali e con grandi investimenti pubblici nell’industria, nei servizi e nell’ambiente.
San Donà di Piave, 4 febbraio 2018
Alberto D’Andrea
Candidato per la lista “Potere al Popolo!”
Collegio uninominale di San Donà
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