7 Aprile 2018 (Guarda l'intervista ai proprietari e all'ingegnere... clicca qui)
CITTA’ DI PORTOGRUARO
Finita la storia del “muro storico”…
Abbattuto e ricostruito !
Tutto è iniziato nell’ottobre 2017, quando la signora Angela Innocente che abita insieme al marito Sergio Marcon in Via Manin 25, ha deciso che quel muro di cinta che faceva da confine con due proprietà attigue, andava messo in sicurezza, in quanto era diventato troppo pericoloso, e aveva paura che i bambini che giocavano dentro quel perimetro nel suo cortile potessero essere travolti da un suo possibile crollo, dovuto alla instabilità della struttura risalente XVIII secolo, e i segni del tempo li mostrava tutti.
Non dello stesso avviso i due confinanti, specialmente Alessandro Florean, ex consigliere comunale, che ha scritto una lettera (clicca qui) al Comune di Portogruaro che ha rilasciato l’Autorizzazione Ambientale e Paesaggistica per la sua ricostruzione (clicca qui), e alla Soprintendenza delle Belle Arti di Venezia, che ha risposto (clicca qui) dettando delle linee guida da seguire per i lavori al manufatto che ha dei vincoli di salvaguardia ministeriali.
La vicenda era finita a suo tempo anche nella stampa locale (clicca qui), e in attesa delle opportune verifiche, i lavori a novembre furono sospesi, e ripresero il 16 gennaio 2018, dopo che fu presentato un nuovo Progetto sempre a firma dell’ing. Massimo Ombrella, con delle piccole modifiche a correzione di alcuni centimetri non conformi all’originale su delle aperture nel muro (clicca qui), che erano stati evidenziati dall’altro vicino, che inizialmente aveva negato l’accesso nella sua proprietà rendendo difficili le misurazioni, ma che poi in seguito non ha posto ostacoli ai lavori di ricostruzione del muro di cinta che separa le due proprietà.
A dicembre, durante il fermo dei lavori, avevo sentito il sig. Marcon, che già mi aveva preannunciato quanto sopra, e che il muro sarebbe stato demolito e ricostruito, con tutte gli accorgimenti del caso e dei vincoli ambientali, paesaggistici e storici, saputo questo, Florean non ha certo gioito e ha manifestato tutto il suo disappunto inviandomi una Lettera (clicca qui), insomma abbattere quel muro per lui è stato come cancellare una testimonianza importante della nostra Città, anche se piccola, e la struttura muraria andava conservata nella sua autenticità con un restauro mirato, non ritenendola assolutamente pericolosa, affermando testualmente: “in una città medievale e rinascimentale come la nostra, nessuno può avanzare diritti privati su un bene di interesse pubblico anche se minore.”
Questa vicenda ha un po’ diviso l’opinione pubblica cittadina, certamente tutti hanno diritto di rivendicare le proprie idee e opinioni, ma sui diritti non si può obiettare, e se alla signora Angela Innocente, proprietaria e intestataria dei lavori di ristrutturazione, è stato dato il nulla osta, ossia tutti i permessi necessari che la legge prevede, rispettando vincoli ambientali e paesaggistici, non si può certo biasimarli o colpevolizzarli di chissà quali violazioni “storiche”, semmai dovremmo chiederci se il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e la Soprintendenza Archeologia Bella Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Venezia e le Province di Belluno, Padova e Treviso, hanno veramente a tutela e soprattutto a cuore quell’immenso patrimonio culturale che sono chiamati a salvaguardare, senza distinzione alcuna o “discriminazione” dettata dall’importanza attribuita, che spesso diviene soggettiva, ma “classificare” l’Arte e la Cultura non è mai stato facile (se non impossibile), e tutto diventa discutibile…
Concludo dicendo che chi sta al di qua del muro, la pensa sicuramente diversamente da chi sta dall’altra parte, in senso metaforico, è spesso un classico, e possiamo sbizzarrirci con congetture a non finire…
PS.
Sotto oltre la video intervista sul "muro" (clicca qui), la Lettera di disappunto di Florean (clicca qui), la Risposta delle “Belle Arti” di Venezia nel merito del muro da salvaguardare (clicca qui), e l’Autorizzazione Ambientale e Paesaggistica del Comune di Portogruaro (clicca qui).
Nei Pdf tutte le foto che illustrano le varie fasi dei lavori...(clicca 1,2,3,4,5,6)
G.B.
"Il muro di cinta..."
Gentile Direttore,
mi pregio informarla che la questione “Ristrutturazione del muro di cinta” non è una querelle tra confinanti, ma dovrebbe essere un doveroso atto istituzionale - amministrativo per la conservazione di un manufatto del XVIII secolo: una piccola parte della nostra storia e della cultura della nostra Città (perciò anche della Sua).
La saluto dicendole che secondo il mio modo di pensare in una città medievale e rinascimentale come la nostra, nessuno può avanzare diritti privati su un bene di interesse pubblico anche se minore.
Cordialità
Alessandro Florean
Ass. “Vecia Porto”
Portogruaro, III XII MMXVII
Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo
SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGIA
BELLE ARTI E PAESAGGIO
PER L’AREA METROPOLITANA DI VENEZIA E
LE PROVINCE DI BELLUNO, PADOVA E TREVISO
Al Sig. Alessandro Florean
Via Manin 25
30026 Portogruaro (VE)
Al Comune di Portogruaro
OGGETTO: Portogruaro (VE). Ditta: Innocente Angela;
Lavori: Ristrutturazione muro di cinta;
Tipologia di intervento: voce n. 21 dell'allegato B al D.P.R. 31/2017; Vincoli: art. 136. co. 1 letto c) e d) del D.Lgs. 42/2004 con D,M. 30-04-1966 (centro storico urbano);
Procedimento semplificato di Autorizzazione Paesaggistica ex art. 146, c. 9 de1 D.Lgs. 4212004 e art. Il del D.P.R. 31/2017. A.p. n. 25/2017
In riscontro alla segnalazione pervenuta dalla S.V. si comunica che la scrivente Soprintendenza è a conoscenza dell'intervento in oggetto, Consci dell'interesse paesaggistico dell'ambito tutelato, nei limiti della tipologia di vincolo gravante sul contesto, con parere prot. n. 19208 VE Re dell'08-09-2017 questo Ufficio ha inteso dettare delle prescrizioni al fine di garantire il mantenimento dei caratteri percettivi della mura tura storica di cui si prevede la demolizione. Si invita, pertanto, codesta Amministrazione Comunale, che legge per competenza, a voler vigilare affinché siano perseguiti gli esiti estetico - formali dettati dal rispetto delle prescrizioni impartite, dandone contezza a questo Istituto.
Ciò premesso, poiché la verifica della titolarità del richiedente non rientra tra le competenze di questo Ufficio ma spetta al Responsabile del Procedimento, si chiede a codesta Amministrazione di voler verificare la sussistenza di eventuali vizi di legittimità nell’Autorizzazione Paesaggistica rilasciata.
Si ringrazia per la collaborazione.
Venezia, 3 novembre 2017
IL SOPRINTENDENTE
Arch. Andrea Alberti
CITTA' DI PORTOGRUARO
Città Metropolitana di Venezia
AREA TECNICA
Servizio Pianificazione e Gestione Territoriale
Ufficio Edilizia Privata
AUTORIZZAZIONE AMBIENTALE PAESAGGISTICA
( art. 146, D. Legislativo n. 42 DEL 22/01/2004 -
DPR 139/2010 procedimento semplificato)
OGGETTO: Ditta INNOCENTE ANGELA. Ristrutturazione di un muro di cinta di area privata ricadente in zona A2 - centro storico - ambito vincolato ai sensi dell'art.136 lettere "c" e "d" del D.Lgs. 42/04 -ex legge 1497/39 - di cui al DM 30.4.1966 Centro storico di Portogruaro - Foglio 27 mappale 451.
IL DIRIGENTE DELL'AREA TECNICA
(...ESTRATTO...)
AUTORIZZA
sotto il profilo ambientale, ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 146 D.L.vo 42/04, l'esecuzione delle opere indicate all'oggetto, alle condizioni e prescrizioni appresso indicate.
Prescrizioni Soprintendenza: la porzione muraria dovrà essere ricostruita impiegando esclusivamente i laterizi ( esistenti, eventualmente integrati con elementi di recupero, . avendo cura di ripetere la tipologia di apparecchiatura in essere, rispettandone il modulo e le eventuali irregolarità. Sarebbe altresì auspicabile l'impiego di malte di allettamento e stilatura che riprendano le caratteristiche cromatiche e granulometriche dell'esistente.
La presente autorizzazione, corredata della relativa documentazione, diventa efficace dalla data di rilascio. Successivamente sarà trasmessa una copia alla Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali del Veneto Orientale ed alla Regione.
La presente autorizzazione, la cui validità è di cinque anni dalla data di rilascio, ai sensi dell'art. 16 del RD 1357/1940 come richiamato dall'art. 158 del DL. vo 42/2004, costituisce atto distinto e presupposto per il rilascio e la validità del relativo Permesso a Costruire e sue eventuali varianti o degli altri titoli legittimanti l'intervento edilizio.
La presente autorizzazione revoca e sostituisce la precedente Autorizzazione Ambientale Paesaggistica del 18/09/2017, n.0036249 di protocollo generale del Comune.
Si informa che l'autorizzazione paesaggistica è impugnabile, con ricorso al tribunale amministrativo regionale o con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, dai le associazioni portatrici di interessi diffusi individuate ai sensi delle vigenti disposizioni di legge in materia di ambiente e danno ambientale, e da qualsiasi altro soggetto pubblico o privato che ne abbia interesse. Le sentenze e le ordinanze del Tribunale amministrativo regionale possono essere appellate dai medesimi soggetti, anche se non abbiano proposto ricorso di primo grado. Contro il presente provvedimento è ammesso, entro 60 giorni dalla notifica, ricorso giurisdizionale al competente Tribunale Amministrativo Regionale, ovvero, entro 120 giorni dalla stessa data, ricorso straordinario al Capo dello Stato.
02.10.2017
IL DIRIGENTE DELL'AREA TECNICA
Dott. Arch. Damiano Scapin
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