COME SI COMBATTE L'EPIDEMIA... ("VIRUS O FALSUS")
CON LA SCIENZA MEDICA
OPPURE
CON LA MEDICINA POLITICA ?
CORONAVIRUS: EFFETTI DEVASTANTI
PER LA SALUTE O L'ECONOMIA ?
Portogruaro: La Politica locale
cosa dice e cosa tace ?
Più passa il tempo, più mi convinco che quella che era una sensazione, sta diventando certezza, si è gonfiato un pallone fino quasi a farlo scoppiare, e ora si sta tentando di sgonfiarlo in maniera piuttosto goffa e un tantino indecente, più si sentono percentuali di mortalità, da noi bassissime, e come altri paesi europei hanno affrontato lo stesso problema in maniera per niente traumatica, viene da chiedersi se in Italia siamo pazzi o cos’altro, si è montata una psicosi senza senso perché più di qualcuno “al timone” era senza cervello, non si è usata correttamente la SCIENZA MEDICA, usando al suo posto la MEDICINA POLITICA, che non è la stessa cosa, e il CAOS è dilagato, Lombardia e Veneto in primis, come Regioni, mentre come ITALIA siamo diventati degli appestati, il danno economico rischia di diventare incalcolabile e il FALLIMENTO VICINO, ma serviva veramente questo BLOCCO TOTALE di Scuole, Università, Musei, Spettacoli, Eventi sportivi e assembramenti di persone sia di luoghi pubblici che privati, che di fatto hanno paralizzato il nostro sistema sociale e travolto il quotidiano di milioni di cittadini italiani (anche fuori confine), minandone il futuro economico, mostrando quanto poco basta per vedersi portare via certezze e fiducia, e quanto sia fragile quello che fino a ieri consideravi una roccaforte, ecco, a chi andrà presentato il conto di tutto questo ? Chiaro, a nessuno !
A Portogruaro hanno montato la Tenda fuori del Pronto Soccorso (clicca qui), l’Ulss4 Veneto Orientale ha fatto delle Riunioni con i Sindaci del Territorio (clicca qui), la sindaco Maria Teresa Senatore e il vicesindaco Luigi Toffolo (medico) ci hanno rappresentato, è stato diramato dalla Dirigenza medica l’Orario visite da rispettare per l’Ospedale cittadino (clicca qui), divulgato un Decalogo (clicca qui) della FDI (Federazione Medici Italiani) Pediatri per le Famiglie su come affrontare l’infezione da nuovo coronavirus COVID-19, bene tutto questo, la macchina organizzativa si è mostrata funzionante, i Mercati cittadini e gli Allenamenti delle attività sportive tutte, sono stati ripristinati dopo un iniziale STOP come da elenco sopra citato, i vari Campionati sportivi, come il calcio, ancora NO, gli Eventi sia pubblici che privati che richiamano molte persone NO, e mi fermo qui, ora piano piano, sbloccheranno tutto, ci diranno che andava tutelata la nostra salute, ma di salute io credo che a qualche “comandante” mancava quella "mentale”…
Ma politicamente chi ha avuto il coraggio di commentare/ criticare o semplicemente dire cosa bisognava fare? Pochi, molto pochi, Forza Italia ha consegnato il 22 febbraio per mano dell’europarlamentare Antonio Tajani a Roberto Speranza, ministro della Salute, un Documento con delle Proposte di Prevenzione da Epidemia da CORONAVIRUS (clicca qui), da capire che uso ne faranno i Tesserati FI locale, compresi l’assessore Luigi Geronazzo e il Consigliere Enrico Zanco, poi un bel commento (clicca qui) l’ha fatto l’ex vicesindaco Luigi Villotta della Lista civica “Città per l’Uomo”, ma troppo in “politichese”, in pratica ha fatto delle accuse senza accusare nessuno, ha puntato il dito ma non si è capito contro chi, non gli è andata bene questa gestione dell’Emergenza da coronavirus, ma non dice chi ha sbagliato o se c’è un colpevole o più colpevoli, insomma non è andato fino in fondo Villotta, e lo si può capire, visto che è di Centrosinistra e il PD si trova al Governo…
Per lo stesso motivo di parte, localmente critiche non ne ho lette da parte di Articolo UNO e per il Centrodestra LEGA e FDI ben si son guardati dal criticare la Regione Veneto di Luca Zaia o la Municipalità della Senatore, in politica nessuno si dà volontariamente la zappa sui piedi da solo, e alla fine della storia, una brutta storia che ha annoverato anche dei decessi per cui bisogna avere rispetto per il dolore altri, non rimarrà che fare la conta dei danni, che “di colpevoli” nessuno ne vorrà parlare, il motivo? Non serve dirlo, purtroppo.
PS.
Mi piacerebbe leggere un articolato commento sul CORONAVIRUS anche da Stefano Santandrea, ex Consigliere comunale di “Città per l’Uomo” e prossimo Candidato sindaco per il Centrosinistra a Portogruaro, visto che è un medico e le competenze per dire la sua le ha tutte, ma non in politichese (per non scontentare nessuno) come il buon “gigi”...
Mi è stato ricordato che pure Michele Lipani (Coordinatore FDI) è medico, e ovviamente vale anche per lui quanto sopra.
B.G.
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DOCUMENTO / PROPOSTA DI FORZA ITALIA (*)
DI PREVENZIONE DA EPIDEMIA DA CORONAVIRUS
Consegnato dall'europarlamentare Antonio Tajani
al ministro Roberto Speranza il 22 febbraio 2020
Sospensione del trattato Schengen in caso di aumento delle persone colpite, ma a due condizioni: 1. Che venga applicato il questionario (vedi sotto) alla frontiera, alle dogane, sulle navi, porti, aerei, treni, autisti e viaggiatori con l’aiuto della polizia, altrimenti non avrebbe senso 2. Che ci sia un forte coordinamento europeo sui controlli e sulla sospensione, altrimenti non avrebbe senso. Se i paesi europei non si adeguano e non si coordinano, agiamo da soli con controlli alla frontiera per chiunque arriva utilizzando il questionario, il cordone sanitario e la quarantena obbligatoria quando necessaria Sottoporre obbligatoriamente al questionario, per conoscere lo stato di salute, dove e come hanno trascorso gli ultimi 30 giorni (in Cina o a contatto con cittadini che sono stati in Cina) coloro: 1. Che entrano nei singoli paesi europei (alla dogana, alla frontiera, in aereo, in nave, in treno, agli autisti, in autobus, ecc.) 2. Che si ricoverano in strutture sanitarie. Ai familiari che faranno visita negli ospedali 3. Che chiamano il 1500. Gli operatori telefonici devono applicare il questionario a chi telefona per aver tutte le informazioni e registrarle 4. Che rientrano in ufficio o a scuola da un viaggio di lavoro o di piacere Attivare i cordoni sanitari: 1. Alle dogane, frontiere, stazioni, porti, aeroporti, per analizzare i “questionari sospetti” che vengono trasmessi dalle navi, dagli aerei, dai treni, ecc., durante il viaggio. Il passeggero non appena arriva a destinazione sarà “attenzionato” prima che scende dal mezzo di trasporto Tutelare immediatamente le strutture sanitarie, i medici ed aumentare i posti della terapia intensiva. Per questo serve: 1. Accordo con protezione civile nazionale e esercito italiano per predisporre punti/centri di prima selezione (tende) specifiche per chi ha sintomi da coronavirus in modo da evitare che vadano in ospedale altrimenti verranno infettati gli operatori sanitari con il rischio di chiudere l’ospedale come accaduto in Veneto; 2. Obbligo del tampone per chi si ricovera e i loro familiari. Tutti i pazienti e familiari prima di entrare in ospedale devono aver fatto obbligatoriamente il tampone gratis per tutti, in appositi centri “individuati dalle regioni”; 3. Obbligo del questionario per chi si ricovera e loro familiari per conoscere dove è come hanno trascorso le ultime 3 settimane; 3. Redigere anagrafe dei posti terapia intensiva e aumentare unità di terapia intensiva da subito. Prevenire nelle scuole attraverso: 1. Utilizzo di amuchina nei corridoi di tutte le scuole dalle materne alle superiori. 2. Diffusione di un video per i ragazzi per spiegare come difendersi e per rispettare l’igiene. 3. Il blocco di tutte le gite scolastiche. 4. La quarantena di 24 giorni per i bambini e insegnanti rientrati dalla Cina o che hanno avuto rapporti stretti con familiari e/o cittadini che sono stati in Cina negli ultimi 20 giorni. Il numero 1500 del ministero deve essere più efficace attraverso: 1. La comunicazione per ogni telefonata, del codice identificativo di chi risponde. 2. La somministrazione del questionario al telefono con lo scopo di analizzare meglio il caso è memorizzare tutti i dati di chi ha telefonato. 3. La massima attenzione a non sottovalutare i casi e aumentare il monitoraggio dei soggetti dubbi. La quarantena deve essere obbligatoria e vigilata per 24 giorni (per evitare la chiusura voli) per: 1. Tutti coloro che stanno rientrando dalla Cina 2. Tutti coloro che negli ultimi 15 giorni sono rientrati dalla Cina 3. Tutti coloro che stanno arrivando dall’Africa, Iran, Afghanistan, Pakistan, Cina. 4. Per tutti coloro che sono stati in contatto con chi è risultato positivo al test. Quarantena per familiari, colleghi, amici. 5. Per tutti i cinesi di rientro dal capodanno cinese (Toscana, Lazio, Emilia Romagna, ecc.) Nelle regioni dove si è certificata la presenza del virus agire con: 1. L’uso delle mascherine sui mezzi di trasporto, centri commerciali, uffici pubblici. 2. Installazione, in tutti i locali pubblici o aperti al pubblico ne treni, aerei, bus, uffici pubblici, efficaci di sistemi di purificazione dell’aria indoor scientificamente validati in grado di intercettare ed eliminare il virus.
Forza Italia / Berlusconi Presidente
Tratto da : Lista civica “Città per l’Uomo”
VIRUS CONTAGIOSI
La paura, un sentimento irrazionale
13 febbraio 2020
Ci sono materie troppo importanti, proprio perché toccano da vicino la “ carne “ dell’uomo, che non possono, anzi non dovrebbero mai costituire motivo di divisione o peggio di polemica politica o distinguo strumentale, in quanto – sono convinto – che il senso di responsabilità debba sempre prevalere soprattutto per evitare l’allarmismo ed il panico sociale. La salute è una di queste e proprio recentemente, con l’improvviso affacciarsi dell’epidemia di coronavirus scoppiata in Cina agli inizi del dicembre scorso, ne abbiamo avuto la riprova. Non è il caso di ridurre il tutto alla “querelle“, di cui tanto si è scritto e detto, tra il governo centrale e la richiesta specifica sulle modalità di prevenzione a scuola anche da parte dei governatori regionali di Veneto e Friuli Venezia Giulia. Al riguardo, però, mi permetto un’unica osservazione.
Perché ci sono voluti così tanti giorni per stabilire che siano i medici a decidere se gli studenti rientrati dalla Cina debbano restare a casa o tornare in classe? Ci voleva tanto a capire che la questione è medico-sanitaria e non scolastica? Perchè non si è pensato subito, proprio per evitare contrasti, ingerenze di campo e libere interpretazioni di affidare alle ALSS territoriali il compito di monitorare e seguire i vari casi su diretta segnalazione delle famiglie e dei dirigenti scolastici?
Ovviamente le stesse famiglie, su base volontaria, possono sempre decidere di tenere a casa lo studente, anche se asintomatico, per 14 giorni, con assenza automaticamente giustificata. Sappiamo tutti invece come è andata e quante polemiche ne sono scaturite. Non sempre, da parte di chi detiene il potere ed il dovere politico, sono uscite reazioni lucide e giuste. Speriamo serva di lezione, anche per evitare che su problemi così delicati si finisca, ancora una volta, per spaccare in due il Paese. D’altro canto piena chiarezza va fatta per identificare le svariate voci false sul virus e sulla sua diffusione, perché anche queste possono danneggiare la salute. D’altronde non va mai dimenticato che la paura è un sentimento irrazionale, come lo sono gli stessi esseri umani. Altre considerazioni di carattere generale ( quelle specifiche e scientifiche vanno lasciate ai tecnici ed agli specialisti ) si impongono, se non altro per contribuire ad approfondire alcune tematiche che rischierebbero, forse, di rimanere sottotraccia e non essere adeguatamente messe in risalto.
Ognuno di noi, credo, abbia delle domande da farsi, perché la complessa problematica che ci si prospetta davanti non può lasciarci estranei o impassibili. Vorrei partire da una premessa. Non so quanti ricorderanno che, non più tardi di due anni fa, senza che nessuno pensasse di acquistare mascherine in farmacia o a chiudersi in casa improvvisando inutili quarantene, metà del nostro Pianeta si trovò a fronteggiare un’altra grave epidemia, quella del morbillo. L’infezione, che conta un tasso di contagiosità nove volte più alto del coronavirus, alla fine del 2018 presentò un bilancio drammatico, perché i morti furono 140 mila. E pensare che contro il morbillo esiste già un vaccino, gratuito e reperibile almeno nei Paesi occidentali che consente di seguire una determinata profilassi e così evitare la malattia per sempre. Allora attenzione a non fare del coronavirus una sorta di nuova linfa di chi vive con il terrore di ciò che non può controllare, né prevedere. In queste ore di allerta mondiale sono in molti a tramutare la sacrosanta attenzione che si deve alla questione in panico insensato, che finisce per comprendere anche un rinnovato malanimo verso chi arriva da terre lontane, in questo caso da chi ha gli occhi a mandorla. Con tutto quello che ne consegue anche in termini di abitudini quotidiane, smettendo non solo di frequentare mercati e ristoranti orientali, ma anche interrompendo rapporti umani già consolidati in ambienti e quartieri frequentati dagli asiatici in generale. Intravedo un unico antidoto che non vale solo contro il pregiudizio. Bisogna trovare la forza ed il coraggio di sfidare la paura, togliendo dalle fauci proprio di chi vive di paura la vittima di turno.
Tra gli strumenti da adoperare bisognerà senz’altro investire di più e meglio nella comunicazione, costruendo vere e proprie realtà parallele che devono diventare più incisive ed influenti nel contrastare le deformazioni che derivano dal rimbombo e dai commenti della società globale su fatti reali o anche inventati, spesso artatamente messi in campo per interessi sociali, economici e politici di parte. Nella realtà dei social dobbiamo allora diventare ogni giorno più consapevoli ed anche più esigenti, perché non dovremmo mai dimenticare che tutti noi siamo soggetti attivi e passivi nel mondo dell’informazione. Dobbiamo, in definitiva, diventare più saggi, cosa che non sempre siamo. Per capire, capirci meglio e reagire efficacemente, allora, non dobbiamo più rivolgerci solo a Facebook, WhatApp e Twitter, ma anche andare a rileggere alcune illuminanti pagine dei Promessi Sposi del Manzoni, sapendo bene le sostanziali ed enormi differenze tra quanto successo nel 1630 e quanto accade oggi. Ecco perché dobbiamo guardare con grande fiducia e speranza ad un “ arma “ fondamentale che abbiamo a disposizione: la ricerca scientifica, ovvero le conoscenze di chi studia e le competenze di chi ne applica le scoperte. Va però superato l’aperto ostracismo populista che anche recentemente ha voluto distinguersi sulla decisione riguardo la validità di un vaccino o di una cura. Fiducia e razionalità si conquistano nel lungo periodo con la trasparenza, con informazioni chiare e decisioni tempestive soprattutto da parte delle istituzioni. E’ il tempo delle responsabilità, perché la posta in gioco è davvero troppo alta, ne va di mezzo la vita stessa delle persone.
Gigi Villotta
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